Tommaso da Celano "FRA" vocazione e tentazione (storia inventata)
Tommaso, baldanzoso giovincello, viene colto da una profonda crisi mistica. Per avere conferma della scelta che sta per compiere decide di allontanarsi dal paese per raggiungere l'impervia montagna a lui tanto cara, la così detta Bella Addormentata. Nel bel mezzo del cammino, immaginandosi già fraticello seguace di San Francesco d'Assisi, tutto ad un tratto, viene investito da forti raffiche di vento di fine inverno. Il grande spavento che ne consegue lo pone in una condizione di smarrimento e così girandosi intorno viene a trovarsi immerso in uno scenario a lui del tutto sconosciuto. Volgendo lo sguardo verso una roverella gialliccia e striminzita, alla ricerca di un riparo momentaneo, alcune visioni si impossessano della sua mente: sulla chioma della roverella cespugliosa vede spuntare un minuscolo edificio religioso che, a vista d'occhio, cresce insieme all'albero con un tronco altissimo e flessuoso sormontato da una grandissima cattedrale che si staglia in alto in alto, fino a toccare il cielo. Lo smarrimento diventa ancora più imbarazzante quando Tommaso riporta lo sguardo verso la base del fusto: "una dolcissima fanciulla distesa e dallo sguardo ammiccante ha preso il posto della montagna che lui fino a qualche attimo prima calpestava". La bellezza e il candore di ciò che gli si presenta davanti lo sconvolgono a tal punto che il ragazzo vuole correre per abbracciare la fanciulla ma, nello stesso istante, avverte alcuni morsi carezzevoli all'altezza della cintola da parte di un lupo, che lo scuotono dall'incantesimo. A questo punto Tommaso intraprende la discesa verso valle perché sa già quello che vuole e, mentre ammira le placide acque del lago di Celano, in cuor suo sa che seguirà la strada di Assisi per incontrare un altro fraticello a cui si legherà per tutta la vita.