Come in tutti i paesi della Marsica, anche
a S. Benedetto fino a pochi anni fa, il matrimonio avveniva quasi sempre
per contratto stipulato dai genitori degli sposi.
La sposa doveva portare in dote una certa quantità di biancheria
che veniva elencata su carta legale; lo sposo, per assicurare il mantenimento
della famiglia, doveva avere un pezzo di terra.Un altro requisito importante
per lo sposo era never prestato il servizio militare:da qui. l'origine
del detto popolare: "Chi n'è bbon p'i rre n'é bbon
manche p' la reggine" (Chi non. è buono per il re non è
buono nemmeno per la regina).
Alcuni giorni prima del matrimonio, il corredo della sposa veniva portato
in grossi cesti dalle amiche, disposte in due file e seguite da un carro
con sopra il materasso, la macchina da cucire e gli oggetti più
pesanti.Il cavallo che guidava il carretto veniva addobbato con fazzoletti
bianchi e una ciambella appesa al collo offerta dalla madre dello sposo.
Questo corteo,partendo dalla casa della sposa, percorreva le strade del
paese fino alla nuova casa, dove la madre dello sposo offriva ,dolci e
bevande. I1 tutto era motivo di svago , divertimento e di incontro.
Era d'obbligo per gli sposi offrire al parroco una gallina nera, di cui
non siamo riusciti a capire il significato. Il giorno del matrimonio il
pranzo veniva offerto dalla madre della sposa che invitava i suoi parenti
e amici ed in più alcuni parenti dello sposo.Il settimo giorno
dopo il matrimonio (la cosiddetta''riucita"), il prarizo veniva offerto
dalla madre dello sposo seguendo lo stesso procedimento. Gli sposi il
gorno dopo il matrimonio non potevano uscire di casa; la suocera provvedeva
a portargli il pranzo e la cena. Nei. giorni seguenti lo sposo usciva,
nentre la sposa rimaneva in casa per tutta la settimana;fino al settimo
giorno quando, insieme al marito tornava in Chiesa, dopodichè iniziava
una vita normale.I matrimoni avvenivano sempre nei periodi invernali,
da dicembre a febbraio, periodo in cui cessavano i lavori dei campi, unica
risorsa per l' economia del centro prettamente agricolo-pastorale.
DA MARRUVIUM A SAN BENEDETTO DEI MARSI
promosso dalla COMUNITA' MONTANA "VALLE DEL GIOVENCO"
gruppo di lavoro : Assetta Maria Antonietta; Ciofani Teresa;
Cordischi Antonietta; Giocondi Ada; Letta Fiorella.; Parisse M. Laura;
Tirabassi Antonio.
Ha collaborato la D.ssa Di Cioccio Lucia
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