L’EVOLUZIONE DEL CRISTIANESIMO LETTA SULLE MONETE

Alcuni Pagani parlando della vittoria di COSTANTINO, lo fanno senza nominare Dio: “una divinità guida e protegge l’Imperatore, il quale si allontana dalle usanze Pagane nel suo ingresso trionfale in Campidoglio.” Se andiamo a leggere ciò che è scritto sull’arco di COSTANTINO, (eretto dal Senato nel 315) attribuisce la vittoria dell’Imperatore ad un essere supremo platonico o al Dio dei Cristiani; la scritta per altro dice:”Instinctu Divinitatis et mentis magnitudine”. La statua di COSTANTINO nel foro, con la coce in mano e l’iscrizione “con tale segno salvfico ho liberato la vostra città” è probabilmente il “Signum Celesti Dei” di Lattanzio nella sua forma di monogramma.
Sulle monete, l’immagine del “sol invictus” appare fino al 322:poi si trovano anche emblemi Cristiani, oppure la testa di COSTANTINO con l’elmo recante il monogramma di CRISTO.
La conversione vera e propria di COSTANTINO credo sia avvenuta intorno agli anni 312-313, quando lui stesso fa richiesta a MASSIMO di cessare la persecuzione in modo definitivo in Oriente. È databile nel 312, quando l’Imperatore COSTANTINO con una lettera al Prefetto dell’Africa, gli ordina di restituire alla Chiesa le proprietà confiscate. *
Tutto ciò non dice che abbia recepito il messaggio Evangelico e ne abbia seguito nella vita privata i principi; nemmeno la numismatica ce lo permette di stabilire, quello che è più facile asserire, quando guardiamo una moneta evolversi negli anni, è la trasformazione dei simboli riportati maggiormente sul retro, e cioè la “personificazione” riportata sotto ogni Imperatore.
Finalmente nel Marzo del 321, dopo la legge del riposo infrasettimanale, per i Tribunali e i lavori manuali da dedicare al Signore, non ci furono più persecuzioni.

EUSEBIO. Hist. Eccl. X, 6,1 *