GLI INIZI DEL III SECOLO LA FAMIGLIA
DEI “SEVERI”
SETTIMIO SEVERO ( 193-211) è un amministratore che intende ristabilire
l’ordine dell’Impero. Dopo essersi sposato con la figlia del
sommo sacerdote del Dio “Sole di Imesa”, si apre alle nuove
religioni orientali e ne fa una base di fondamento dello Assolutismo Statale.
Quindi, in un primo momento fu assai benevolo con i Cristiani e li tollerava
anche a corte. *
Dopo qualche anno emanò un editto che proibiva sotto grave pena
il passaggio al Giudaismo e al Cristianesimo. ** colpendo maggiormente
i neo-battezzati;
questo è stato il primo atto giuridico contro i Cristiani: un provvedimento
che vieta il Cristianesimo.
Tutte le decisioni prese all’inizio, raccolte dal Consulto Ulpiano,
avevano un significato negativo, cioè non riconoscevano il diritto
legale alla nuova religione, ma non si opponevano alla sua esistenza e
diffusione. Tutto sommato la persecuzione di Settimio Severo non fu assai
lunga, e non mancarono i martiri: ad Alessandria d’Egitto, venne
decapitato Leonida e i Catecumeni di suo figlio Origene, nel 202 a Cartagine
vennero martirizzati nell’anfiteatro le Sante Perpetua e Felicita,
ed i loro atti, fra i più belli dell’antichità, risalgono
probabilmente a Tertulliano. In Francia viene ucciso il Vescovo Ireneo,
il più grande Teologo del II secolo: viene bruciata con la pece
bollente la celeberrima “Portamina”, e sua madre Marcella
viene bruciata viva. ***
In Cappadocia viene incarcerato il Vescovo Alessandro, di cui non se ne
seppe più nulla. Con Caracalla ( 211-217 ) i Cristiani, godono
relativamente un po’ di pace, perché l’Imperatore è
Lacte Cristiano Educantus ****. Tuttavia nella vicina Cartagine, nel 212
avviene qualche persecuzione, dove il Proconsole Scapula infierisce contro
i Cristiani suscitando le proteste di Tertulliano.
TERTULLIANO Ad Scapulum */***
SPARTIZIANO Vita Severi **/****
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