SETTIMIO SEVERO
d.C. 193 d.C. 211
LVCIVS SETTIMIVS SEVERVS
(Imperatore soldato)

Nacque a Leptis Magna (Tripolitana) l’11 aprile del 146 d.C., da Marco Geta e Fulvia Pia. Dopo la morte di Pertinace, nel marzo del 193 d.C., fu acclamato Imperatore a Carnunto dalle legioni della Germania. In pochi anni sconfisse ed uccise i suoi tre rivali: Didio Giuliano, Pescennio Nigro ed Albino. Durante il suo regno combatté vittoriosamente contro Parti e Armeni. Fu molto versato nelle scienze matematiche ed ebbe carattere deciso e pragmatico. Morì a Eboracvm (York) nel febbraio del 211 d.C., durante la guerra con i Britanni. Altre fonti dicono fosse soldato di grande abilità, tanto da ottenere una serie di comandi più importanti, e da essere nominato Governatore dell’Alta Pannoia alla morte di Commodo. Fu alleato di Pertinace; alla morte di questi e dopo la vergognosa ascesa di Didio Giuliano al potere, decise di sgominare tutti e tre i rivali. Per la maggior parte del suo regno fece campagne in diverse parti dell’Impero, e visitò anche molte Province. Nel 208 d.C. andò in Britannia, dove la situazione era molto caotica a causa di una enorme invasione di Barbari del Nord. Riparò il Vallo di Adriano, che era stato parzialmente distrutto, ed invase la Caledonia, senza grande successo. I disagi di questa campagna, tuttavia, provarono troppo l’anziano Imperatore, il quale, come già detto, morì a York il 4 febbraio del 211 d.C.
Si dice avesse fatto modificare dal Senato la posizione di Caracalla, già proclamato Caesar dal padre in Pannonia. Caracalla fu dichiarato “Imperator Destinatvs”, “Princeps Ivventvtis”, “Pontefix”, “Sodalis Avgvstalis”, “Frater Arvalis”. Il Senato attribuì sia a Settimio S. che a Caracolla l’epiteto di “Parthicvs Maximvm”.
Si ricordi il matrimonio di Settimio Severo con Giulia Domna, dalla quale ebbe due figli: Caracalla, che sposò Plautilla e divenne Imperatore, e Geta, fratello minore. Prima di morire il vecchio Imperatore diede l’ultimo consiglio ai figli: <<Andate d’accordo, arricchite i soldati e non preoccupatevi degli altri>>. Tra le opere di Settimio S. ricordiamo la costruzione del foro di un arco di trionfo per sé e per i figli, sormontato da una quadriga, con le figure dei trionfatori; la restaurazione del Tempio di Vespasiano, di Vesta, e della casa delle Vestali; la costruzione de “ l’Vmbilicvs Romae”. Egli, inoltre, portò l’acqua Claudia ad un edificio termale; ampliò le arcate del Palatino verso il circo Massimo; iniziò, le grandiosi terme pubbliche (terminate da Caracalla), restaurò il portico di Ottavia, i templi di Giove Statore e Giunone Regina, il teatro di Pompeo, ed infine il Pantheon. La parte finale della sua vita non fu facile, perché grandi furono gli screzi con il figlio Caracolla, che addirittura lo intimidì morente. Le sue ceneri vennero portate in Italia e seppellite nel Mausoleo di Adriano.

Legioni:………….. I^-II^-III^-IV^-V^-VII^-VIII^-XI^-XIII^-XIV^-XXII^-XXX^ (ricordate su tutte le sue monete).
Titoli:……………. Legatvs Consolaris, Governatore, Imperator, Avgvstvs, Arabicvs, Adiabenicvs, Parthcvs, Divvs.
Zecche:………….. Roma, Caesar, Laodicea a mare, Emesa, Alessandria, Hadrianopolis (Tracia).
Coni e Rarità:…… AU-R2.AR-C. G.B.-R2. M.B.-C.
Tribuna Potestà:…. I^-193 d.C. II^-194 d. C. III^-202 d.C.
Divinità:…………. Apollo, Bacco, Cerere, Cibele, Ercole, Esculapio, Giove, Giunone, Iside, Marte, Minerva, Nettuno, Roma, Venere, Vesta.
Personif:…………. Abvndantia, Aequitas, Aeternitas, Bonvs Eventvs, Concordia, Felicitas, Secvritas, Fortvna, Genivs, Indvlgentia, Ivstitia.

 

 
 
 
 

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