DOMIZIANO
d.C. 81 d.C. 96
DOMITIANVS (TITO FLAVIO)
(Famiglia Flavia)
Figlio di Vespasiano e Flavia Domitilla, nacque nel 51 d.C. . Sposò
Domizia Longina, figlia di Gneo Domizio Corbulo, quindi di nobile famiglia,
con origini repubblicane. Successe al fratello Tito quando questi morì
il 13 settembre 81 d.C. . A differenza di Tito, governò in modo
assai crudele. Durante il suo regno, numerose furono le persecuzioni contro
i Cristiani. Fu ucciso nel settembre nel 96 d.C. da un gruppo di congiurati,
fra i quali due Prefetti del Pretorio, con il consenso di sua moglie Domizia
Longina. A lui si devono molte opere importanti: il palazzo imperiale
sul Palatino, lo stadio di Piazza Navona, l’Arco di Tito; terminò
il Colosseo ed iniziò il Foro di Nerva e le terme di Traiano, cercando
così di abbellire Roma, distrutta dall’incendio dell’80
d.C. . Di lui rimangono poche statue o immagini perché distrutte,
in base alla legge “DAMNATA MEMORIALE”.
Quando divorziò dalla moglie Domizia, accusata di adulterio con
il ballerino Paris, suscitò molto stupore nel popolo romano, anche
perché Domizia faceva parte di un’aristocrazia ben radicata
a Roma. In seguito Domiziano fece uccidere il presunto amante Paris e
nell’84 d.C., a distanza di due anni, riaccolse a corte, Domizia.
Il suo potere cominciò ad incrinarsi quando condusse personalmente
decine, addirittura centinaia di processi, quasi ignorando il volere dei
Senatori, ormai impauriti della violenza che aveva dimostrato facendo
uccidere moltissimi cavalieri ed aristocratici, compreso il primo marito
di Domizia. Domiziano fece molti espropri ed esiliò moltissimi
potenti, cosa che gli creò grandi difficoltà. A quel punto
cercò disperatamente il favore del popolo, organizzando feste con
i giochi, banchetti, e distribuendo 44.500.000 sesterzi a circa 200.000
beneficiari, sempre del popolo. Nell’86 d.C. imitò i giochi
olimpici e quelli neroniani ed istituì i “Certami Quinquennali”
in onore di Giove Capitolino, con tre concorsi diretti da egli stesso:
oratoria, in greco e latino, con accompagnamento musicale, concorso a
cavallo,di destrezza e velocità, ed ultimo gare ginniche, maschili
e femminili, nello stadio. Organizzò anche altre feste con animali
a villa Albana. Nonostante questo, il popolo si dimostrò indifferente.
Ripristinò la LEX IVLIA, relativa all’adulterio ed al concubinato,
e la LEX SCANTINIA, per lo Stuprum cum Viro. Proibì l’evirazione
e fu un solerte conservatore nel campo religioso, secondo il modello Augusteo.
Devoto soprattutto a Giove Capitolino, Minerva e Fortuna, fece costruire
molti templi. La sua morte fu ordita da personaggi del palazzo, con la
diretta partecipazione della moglie che nascose le armi del marito. Al
momento dell’uccisione da parte di STEFANO, Domiziano, l’Imperatore
tentò di resistere, ma non trovò armi e fu ucciso (18 settembre
96 d.C.). Al momento della sua morte contava 45 anni; il suo cadavere
fu posto in una bara da gladiatore e fu fatto ardere nascostamente in
una villa dalla sua vecchia nutrice Phylli, che ne portò le ceneri
nel tempio della Gens Flavia, vicino a quelle dell’amata Giulia.
Titoli:…………… Caesar, Praetor, Avgvstvs,
Pontifex Maximvs, Pater Patriae, Censor Perpatvs, Divvs.
Zecche:…………. Roma, Lione. Coniò monete
da Cesare sotto Vespasiano 67-79 d.C.; coniò monete sotto Tito
79-81 d.C.; coniò monete da Augusto.
Coni e Rarità:…… AU-R1. AR-C. G.B.-R1. M.B.-C. P.B.-C.
Tribuna Potestà:…. I^-81 d.C. II^-82 III^-83 IV^-84 V^-85
VI^-86 VII^-87 VIII^-88 VIV^-89 X^-90 XI^-91 XII^-92 XIII^-93 XIV^-94
XV^-95 XVI^-96 d.C.
Consolati:………... I^-71 d.C.II^-73 III^-74 IV^-75 V^-76
VI^-79 VII^- 80 VIII^-82 VIV^-83 X^-84 XI^-85 XII^-86 XIII^-87 XIV^-88
XV^-90 XVI^-92 XVII^-95 d.C.
Divinità:…………. Cerere, Marte, Giove, Giunone,
Marte, Minerva, Roma, Venere.
Personif:…………. Aeqvitas, Aeternitas, Annona, Concordia,
Felicitas
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