CLAUDIO I
D.c. 41 D.c. 54
CLAVDIVS CAESAR AVGVSTVS GERMANICVS
(Famiglia Giulio Claudia)
Discendente dalla nobile famiglia Claudia, nacque a Lione nel 10 a.C.
da Nerone Druso Maggiore e Atonia Minore. Fratello di Germanico e di Livella,
sposò quattro donne: Plauzia Urgunilla, Elia Petina, Messalina,
e Agrippina Minore. Da Messalina, terza moglie, ebbe due figli: Ottavia
e Britannico.
Alla morte del nipote Caligola, avvenuta nel 41 d.C.., gli successe al
trono per volere dei Pretoriani. Durante il suo regno ridusse la Britannia
a provincia romana e riunì all’Impero la Marutania. Fece
prosciugare una parte del lago Fucino, ampliare il porto di Ostia e dotò
Roma del superbo acquedotto Claudio, i cui resti sono tutt’oggi
visibili. Morì nel 54 d.C. avvelenato dalla moglie Agrippina.
Per quanto dominato da liberti e da donne, Claudio riuscì a dare
al suo regno una fisionomia nuova, col vantato ritorno alle tradizioni
repubblicane: la restituzione dell’autorità al Senato, la
restaurazione della religione e del costume, il ripristino della censura.
Restituì agli Ebrei delle Province i diritti tolti da Caligola,
allontanandoli da Roma. Claudio mise particolare cura nel seguire l’evoluzione
del sistema imperiale di Augusto e promise di proseguirne la tradizione.
Tuttavia, in realtà, il suo comportamento fu ben diverso da quello
di Augusto, tanto che il suo Impero divenne ben presto trasformato a sua
misura. Riuscì a formare un Senato completamente succube, così
come per le forze armate, elargendo proprietà a quelle famiglie
nobili che erano state defraudate da Tiberio e da Caligola. Tutto questo
per accattivarsi compiacenze e favoritismi, per sentirsi il più
potente signore di Roma.
Nel 47-48 d.C. ripristinò la censura con L. Vitellio, legge da
molto tempo obliata. Mirando alla riconoscenza del Senato, permise a tutte
le Province provviste di zecca, di coniare monete di bronzo senza l’effige
dell’Imperatore, ma con la sigla “SC” (Senato Consulto).
Molto importante fu la notevole attività di Claudio per lo sviluppo
di opere pubbliche, non solo a scopo ornamentale, bensì di enorme
utilità per Roma. Fece prosciugare il lago di Fucino, opera per
la quale ci vollero circa undici anni di lavoro; fece restaurare il canale
fra il lago Lucrino ed il mare; fece edificare la Porta Aurea a Ravenna
e ricostruire il tempio di Venere Ericina in Sicilia; fu impegnato in
moltissime opere stradarie, come la via Claudia Nove, la via Claudia Augusta,
che si estese sino alla lontana Vindelicia, passando attraverso il Reno,
e molte altre in Sardegna, nel Terraconense, nela Baltica, nella Nerbonense,
in Dalmazia, in Asia, a Creta e in molte altre Province.
Esistono incertezze sul fatto che nel complotto e nell’avvelenamento
di Claudio da parte della moglie Agrippina, fosse consenziente anche il
futuro Imperatore, Nerone. Ricordati dagli storici sono i solenni funerali
di Claudio al quale Agrippina, dissimulando abilmente, fece attribuire
Onori Divini, mentre Nerone ne pronunciò l’elogio funebre.
Titoli:……………. Imperator, Avgvstvs, Pontifex
Maximvs, Pater Patriae, Britannicvs, Censor, Divvs.
Zecche:………….. Roma, Lione, Efeso, Cesarea.
Coni e Rarità:……. AU-R1. AR-R2. G.B.-R1. M.B.-C.P.B.-C.
Tetra dr. N.C.
Tribuna Potestà:…. I^-41 d.C. fino alla XIII^-d.C. 54 d.C.
Consolati:………... I^-37 d.C. II^-42 d.C. III^-43 d.C.
IV^-47 d.C.V^-52 d.C.
Divinità :………. Cerere, Mercurio, Vesta.
Personif:……….. Libertas, Patientia, Secvritas.
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