VALERIANO
d.C. 253 d.C. 260
CAIVS PVBLIVDS LICINIVS VALERIANVS I
(Imperatore soldato)

Di nobile origine romana, nacque nel 193 d.C. da Valerio Flacco. Sposò Mariniana ed ebbe un figlio, Gallieno, che poi diventò Imperatore. Valeriano svolse diversi incarichi per l’Impero fino a quando, durante il regno di Decio, fu nominato censore. Quando T. Gallo seppe della rivolta di Aemiliano, ordinò a Valeriano di correre in suo aiuto, ma Aemiliano agì così velocemente che la notizia della morte di T. Gallo raggiunse Valeriano quando ancora era in Raetia. Egli fu subito proclamato Imperatore dalle sue truppe ed invase l’Italia. Alla morte di Aemiliano, rimase l’unico padrone dell’Impero. Valeriano prese come correggente il figlio Gallieno a cui affidò il Governo dell’Occidente. Nel 217 d.C. Valeriano andò in Oriente per combattere Sapore, re dei Persiani. Stabilito il suo quartier generale ad Antiochia, riscosse un buon numero di successi contro i Persiani. Comunque, nel 260 d.C., durante una marcia attraverso la Mesopotamia, le truppe di Valeriano furono circondate e l’Imperatore stesso fu fatto prigioniero. Sapore fece sottoporre Valeriano a crudeli supplizi, tormenti ed umiliazioni, finchè fu fatto scorticare vivo (si presume sempre nell’anno 260 d.C.) all’età di circa 67 anni.
Già console nel 238 d.C. fu poi eletto “Princeps Senatvs”. All’epoca di Decio era così importante, che raggiunse il potere supremo. Fin dal principio della sua signoria, egli aggregò, prima come Cesare e poi come Augusto, il figlio primogenito (avuto da Egnazia Mariniana): Publio Lidinio Egnazio Gallieno.
Il Dies Imperii di P. Licinio (all’epoca trentacinquenne) fu fissato il 27 ottobre del 253 d.C.. fin da allora la successione dinastica fu completata come segue: prima fu nominato Cesare il primogenito di Gallieno e di Cornelia Saponina, L. Licinivs Cornelivs Valerianvs (II); alla sua morte, nel 258, subentrò come Cesare il secondogenito P. Licinio Cornelio (Salonino) Valeriano, morto a sua volta nel 260 d.C..
Ricordiamo il recupero (256 d.C.) da parte delle truppe Imperiali di Antiochia, riconquistata ai Persiani (donde le monete con le scritte “Restitvtor Orientis” e “Victoria Parthica”). Successivamente Valeriano cadde prigioniero del nemico, insieme a molti dei suoi militari. Tuttavia incerte sono le informazioni su come sia stato fatto prigioniero (molti scritti, ed anche molti monumenti Persiani lo confermano). Alcune fonti lo dicono morto mentre, in condizioni di schiavo, stava costruendo con i suoi militari la “Diga di Cesare” in Susiana.
Non risulta che Gallieno abbia sollecitato o patteggiato con il Re dei Persiani, Sapur, il rilascio di Valeriano. Pare invece si sia adoperato per farlo nominare, dopo la sua morte, “Consecratio”.


Titoli:……………. Censor, Imperator, Pivs Felix, Germanicvs.
Zecche:…………... Roma, Lione, Milano, Viminacio, Antiochia.
Coni e Rarità:……. AU-R4. AR-R2. Ant.-C. G.B.-R1. M.B.-C.P.B.-C.
Tribuna Potestà:…. I^-253 d.C. sino alla VIII^-260 d.C.
Consolati:………... II^-254 d.C. III^-225 d.C. IIII^-257 d.C.
Divinità:…………. Apollo, Diana, Giove, Marte, Roma, Sole, Venere, Vesta.
Personif:…………. Aequitas, Aeternitas, Annona, Bonvs Eventvs, Concordia, Felicitas, Fortvna, Laetitia, Moneta, Pax, Pietas, Provvidentia, Qvies Reqvies, Salvs, Secvritas, Victoria, Virtvs.

 

 
 
 
 

 

 

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